Il deserto della Namibia è un deserto che richiama ogni anno turisti da tutto il mondo e, ancor oggi, è considerato un luogo millenario di grande fascino. Il deserto del Namib è infatti uno dei più antichi del mondo! E‘ arido da circa 80 milioni di anni, ma riesce ancora ad affascinare milioni di turisti; la meta perfetta per i più avventurosi.
La Namibia stessa è uno dei paesi africani che viene automaticamente associata al deserto. Ne è parte integrante e la caratterizza, soprattutto grazie alle sue immense dune di sabbia che sfociano direttamente in mare.
Il deserto del Namib, oltre che per le affascinanti dune di sabbia, si distingue per i suoi famosi pan, i laghi salati, e gli alberi ormai secchi che resistono comunque, quasi fossero un’opera contemporanea di land art.
Senza contare poi che il Deserto del Namib è uno dei pochi che si presta ad essere esplorato in autonomia, anche se solo in alcune sue parti.
La Namibia
La Namibia è uno Stato dell’Africa meridionale, la cui capitale è Windhoek.
Con una popolazione totale di circa 2 700 000 abitanti e un’estensione complessiva di 825 418 km², si colloca al secondo posto (dopo la Mongolia) fra le nazioni sovrane al mondo con la minore densità di popolazione.
Gran parte del territorio del paese è infatti costituito dalle distese aride del deserto del Namib e del Kalahari.. Il nome di Namibia, che deriva proprio dal deserto del Namib, fu scelto come etimo neutrale per evitare diatribe tra le varie etnie.
Circa il 60% della Namibia è semi – desertico, quasi fosse un dipinto colorato dalle sabbie rosse del deserto del Kalahari a sud e dalle sabbie giallo ocra del deserto del Namib a ovest.
Alla scoperta del Deserto del Namib
Il deserto del Namib alterna condizioni di aridità e semiaridità da circa 80 milioni di anni ed è a tutti gli effetti il deserto più antico del mondo.
Il suo paesaggio, però, non è statico e fossilizzato dal tempo ma cambia costantemente in un moto perpetuo che dura da secoli e, con la lenta forza della costanza, sta spostando le dune a nord e a ovest secondo un ciclo costante.
Un deserto vitale e pieno di vita! Infatti, grazie alla nebbia che si alza quotidianamente dall’Oceano Atlantico, riescono a sopravvivere tante specie vegetali e animali.
Cosa vedere in Namibia
Sossusvlei e il Namib-Naukluft Park
Una delle regioni più visitate del deserto del Namib è quella di Sossusvlei, con le sue dune spettacolari tinte di arancione bruciato dal ferro presente nella sabbia e di rosso. Sossusvlei vanta alcune delle dune più alte del mondo! Alcune raggiungono altezze di circa 380 metri. Una delle dune più instagrammabili è la Duna 45 (così chiamata perché si trova al chilometri 45 della strada). E’ relativamente facile da raggiungere ma è, al tempo stesso, una location spettacolare, soprattutto se vista dall’alto. Per visitare le dune dovrete percorrere circa 65 chilometri dall’ingresso del parco Namib-Naukluft Park, parcheggiare la vostra auto e proseguire a piedi (ma anche con un bus navetta) per altri 5 chilometri.
Osservando con più attenzione il territorio di Sossusvlei vi renderete conto del fatto che si tratta di un grande pan (lago salato) circondato da immense dune di sabbia. Dune dai colori del fuoco a contrasto con bianchi laghi di sale…
I gigli in fiore nel deserto della Namibia
In Namibia tornano a crescere i gigli nel deserto! È quanto è successo nelle zone desertiche del paese dopo tre anni di siccità che aveva causato una progressiva desertificazione delle aree più interne del paese. Grazie all’improvviso ritorno delle piogge, però, la vita è tornata a prendere piede in un territorio caratterizzato da un clima estremamente torrido e secco.
Uno scenario davvero unico: un’enorme distesa di gigli rigogliosi si estendeva su una porzione enorme di suolo desertico. I gigli del deserto, che appartengono alla famiglia degli Hesperocallis, crescono nelle zone più calde degli Stati Uniti meridionali, del Messico e della California e sono conosciuti anche col nome di gigli Sandhof.
Cape Cross e la Skeleton Coast
La Skeleton Coast si estende per 1600 chilometri, da Swakopmund a nord fino alla foce del fiume Kunene. La Skeleton Coast, letteralmente ‘costa degli scheletri’, offre un paesaggio surreale e affascinante, divenuto famoso in tutto il mondo per essere praticamente privo di vita e difficilissimo da raggiungere.
Per arrivarci bisogna infatti attraversare il deserto! Oppure, per raggiungerlo dal mare, è necessario affrontare immense onde generate dalla forte corrente del Benguela. Si può accedere allo Skeleton Coast National Park da sud, dalla West Coast Recreational Area, oppure da est, dal Damaraland.
Pensate che i boscimani hanno chiamato questa costa “la terra che Dio ha creato con rabbia” e i portoghesi “le sabbie dell’Inferno”.
Anche il nome che si ritrova oggi non è dei più allegri! La Costa degli scheletri si chiama infatti così proprio a causa dei numerosi relitti che si incontrano lungo la costa; primi tra tutti quelli delle navi Eduard Bohlen, Otavi, Dunedin Star e Tong Taw.
Nella parte sud il paesaggio cambia e le spiagge sono formate da sassi, mentre a nord più di sabbia.
Se sei un amante della natura e degli animali non perderti, pochi chilometri prima della West Coast Recreational Area, la riserva di foche di Cape Cross. Se hai la fortuna di visitarla nella stagione delle nascite, che si verifica da novembre a dicembre, potrai ammirare lo spettacolo dei 250mila esemplari.
Fish River Canyon
Il Fish River Canyon si trova nel sud della Namibia ed è il secondo canyon più grande del mondo dopo il Gran Canyon negli Stati Uniti. Si estende per circa 160 chilometri, con una profondità che in alcuni punti supera i 500 metri.
Entrando da nord, ossia passando per Hobas, vi troverete davanti il Main Viewpoint, con il fiume che descrive una serie di anse e vi metterà di fronte alla grandezza e alla forza della natura. Proseguendo arriverete all’Hikers Viewpoint, un viewpoint che è anche il punto di partenza per uno degli itinerari escursionistici più impegnativi dell’Africa Meridionale: il Fish River Canyon Trail. Si tratta di un percorso lungo 85 chilometri, fattibile solo dal 1° maggio al 15 settembre, lungo tutto il canyon. Attenzione, però, non è propriamente adatto a tutti perché richiede una certa preparazione fisica.
Il Parco di Etosha
La Namibia è divenuta famosa anche per la bellezza del suo Etosha National Park, uno dei parchi naturali più belli e visitati al mondo, soprattutto da chi vuole fare un safari allo scopo di riuscire ad avvistare gli animali! Sono oltre cento le specie presenti! potrete ammirare: elefanti, zebre, giraffe, gnu, leoni, iene, sciacalli, leopardi, ghepardi e persino i mastodontici rinoceronti!
Il Parco di Etosha si trova nella zona interna della Namibia, verso nord, a 500 chilometri dalla capitale Windhoek.
Il suo nome significa “grande luogo bianco” e si chiama così perché è costituito per la maggior parte da un deserto fatto di sabbia bianca.
La città fantasma di Kolmanskop
Da non perdere la città fantasma di Kolmanskop, nel sud della Namibia.
Kolmanskop venne costruita nei primi del Novecento dai tedeschi per sfruttare un giacimento di diamanti ma venne abbandonata subito dopo la Grande Guerra, diventando però una città fantasma molto amata dai turisti. Rimarrete affascinati da un paesaggio straniante, con grandi case piene di sabbia e vie battute dal vento.
Una città fantasma che vi conquisterà col suo fascino!
Namibia, come arrivare e come spostarsi
Dall’Italia non esistono voli diretti per la Namibia. Di solito si fa scalo a Johannesburg (in Sudafrica), a Londra o Francoforte. Una volta arrivati nella capitale conviene affittare una macchina per potersi spostare liberamente. Tenete presente che è meglio scegliete una 4X4 con navigatore GPS perché le strade asfaltate e facilmente percorribili sono davvero poche. In Namibia le strade asfaltate si contano sulle dita di una mano, e forare una gomma è un’esperienza molto comune. Ricordate sempre che per affittare una macchina è necessario avere la patente internazionale e una carta di credito.
Informazioni sulla Namibia: fuso orario, documenti, moneta
- Capitale: Windhoek
- Popolazione locale: 2 700 000 abitanti circa
- Lingua parlata: L’inglese è la lingua ufficiale del paese ma è lingua madre solo per il 6% dei bianchi; il tedesco, l’afrikaans e l’oshiwambo sono invece “lingue regionali riconosciute”. L’87,5% della popolazione è nera e appartenente ai ceppi linguistici bantu e khoisan. Metà degli abitanti della Namibia parlano l’oshiwambo come madrelingua, ma l’afrikaans è comunque la lingua più compresa.
- Demografia: La Namibia è una delle tre nazioni sovrane del mondo meno densamente popolate, con una media di circa 2,5 persone per km²; ha invece un tasso di crescita demografica relativamente elevato.
- Religione: la maggior parte della popolazione è di religione cristiana, soprattutto di dottrina luterana.
- Moneta: dollaro namibiano
- Documenti: per entrare in Namibia non c’è bisogno di alcun visto. I turisti italiani possono fermarsi in Namibia per un periodo di 90 giorni.
- Fuso Orario: la Namibia si trova a -1h rispetto all’Italia
- Vaccinazioni: nessuna vaccinazione è richiesta ai viaggiatori italiani