Lodi è una città che sorge nel cuore della bassa Pianura Padana (si trova vicino Milano) che può riservare davvero tante sorprese. Fu fondata il 3 agosto 1158 da Federico Barbarossa, in seguito alla distruzione dell’antico borgo di Laus Pompeia.
Durante il Rinascimento conobbe un periodo di grande splendore artistico e culturale, dopo aver ospitato nel 1454 la firma dello storico trattato fra gli Stati preunitari italiani noto come pace di Lodi.
Il cuore di questa città è Piazza della Vittoria, tutt’attorno monumenti e piccole chicche da non perdersi.
Cosa vedere a Lodi
Per visitare Lodi città vi consigliamo di partire proprio dal suo cuore pulsante: Piazza della Vittoria. Questa bella pizza, conosciuta anche come piazza Maggiore) conserva ancora la pavimentazione originale del 700; venne infatti realizzata con ciottoli di fiume e delimitata ai lati da alcune trottatoie.
Tra i principali edifici che vi si affacciano sulla piazza di Lodi ci sono:
- Basilica Cattedrale della Vergine Assunta: L’impianto romanico è una delle chiese più vaste dell’intera Lombardia. La sua costruzione coincide col giorno stesso della fondazione della città e terminò nel 1284. La facciata asimmetrica in cotto è tipicamente romanica ma presenta due elementi davvero interessanti: un alto protiro gotico e un grande rosone rinascimentale. E’ davvero molto suggestiva, con il suo portale sormontato da sculture, i leoni stilofori davanti, e l’ampio rosone con due finestre rinascimentali. Il campanile venne edificato tra il 1538 e il 1554 su progetto del lodigiano Callisto Piazza ma rimase incompiuto per motivi di sicurezza militare. Al suo interno, a tre navate coperte da volte a crociera, si possono ammirare interessanti opere d’arte, prima tra tutte un polittico di Callisto Piazza. La parte più antica dell’edificio è la cripta, in cui sono conservate le spoglie del patrono san Bassiano. Da non perdere anche il gruppo scultoreo del Quattrocento raffigurante un Compianto sul Cristo Morto.
- Il Municipio: presenta una facciata in stile neoclassico, con tanto di portici e di loggiato. Sui due lati si possono osservare i busti dei fondatori: Pompeo e Federico Barbarossa. All’interno c’è il Broletto, un cortile al cui centro sorge un’antica fontana.
- Palazzo Vistarini: Edificato nel Trecento, deve il suo nome all’influente famiglia ghibellina che lo fece costruire. La struttura si presenta in forme gotiche, con la bella facciata in mattoni impreziosita da monofore decorate con cornici in cotto. Il portico è caratterizzato da archi a sesto acuto e da volte in parte affrescate
Tra le cose da vedere a Lodi, ci sono anche:
- Palazzo Mozzanica: sorto nella seconda metà del XV secolo, è il migliore esempio di dimora patrizia lodigiana. La facciata è caratterizzata dalla presenza di una fascia marcapiano in terracotta, decorata con corone floreali e figure della mitologia marina. Il portale è adornato da medaglioni che raffigurano Gian Galeazzo Visconti, Isabella d’Aragona, Francesco e Bianca Maria Sforza.
- il tempio rinascimentale, denominato dell’Incoronata. E’ considerato un capolavoro del Rinascimento lombardo e, dal punto di vista artistico, rappresenta il monumento più prestigioso della città. Venne progettato nel 1488 da Giovanni Battagio e si presenta come una piccola costruzione a pianta ottagonale, coperta da una cupola a otto spicchi sormontata da una lanterna. L’interno è impreziosito da sontuose decorazioni in oro e ospita numerosi affreschi, tavole e tele realizzati tra la fine del Quattrocento e gli inizi dell’Ottocento dal Bergognone, dalla bottega dei Piazza e da Stefano Maria Legnani. Gli spicchi della cupola, invece, sono opera di Enrico Scuri.
- la chiesa dedicata a S.Maria del Sole, con la sua bella facciata barocca,
- l’ex Chiesa dell’Angelo e l’ex Chiesa di San Cristoforo.
Uscendo dalla città vi consiglio un momento di relax immersi nel verde del Parco Ittico Paradiso, un’area di oltre centomila metri quadri percorsa da canali di acqua sorgiva.
La raspadura lodigiana
Nel visitare Lodi non potete perdervi una sosta in qualche tipica trattoria per assaggiare le tipicità del territorio. Prima tra tutte la Raspadura lodigiana.
Cosa è la raspadura lodigiana?
La Raspadüra è un modo di servire il formaggio grana presentandolo come sottilissime sfoglie, raschiate con un particolare coltello da una forma di Granone Lodigiano oppure da un formaggio “giovane” della famiglia del formaggio grana, cioè stagionato dai quattro ai sei mesi.
Solitamente viene servita come antipasto ma può anche essere utilizzata per guarnire primi piatti come il risotto o la polenta.
Le origini storiche della Raspadura lodigiana
A quanto pare le origini della raspadura lodigiana sono da attribuire alle prime forme di grana lodigiano prodotte e non stagionate perfettamente. Entro il sesto mese di stagionatura, i casari controllavano le forme di Granone prodotte nelle casere delle cascine, le forme difettose venivano tagliate a metà e donate ai contadini della cascina o, più spesso, portate a Lodi per essere vendute come raspadüra.
La raspadura nasce quindi come piatto povero ma col tempo è stato rivalutato ed oggi è stata rivalutata al punto da essere ottenuta da forme sane e servita nei migliori ristoranti come piatto ricercato e apprezzatissimo.
Gustare la Raspadura lodigiana: gli abbinamenti migliori
La Raspadura è il piatto tipico di Lodi. Il suo abbinamento storico, ma ancor oggi il più apprezzato, si rifà alle tavole povere e contadine e vuole la raspadura con pere e noci. Una vera prelibatezza gastronomica!
Ma sono infinite le varianti per poter portare in tavola la raspadura stupendo i vostri commensali. Da provare assolutamente:
- Raspadura con bresaola e rucola, perfetto come piatto estivo e consigliatissimo per gli sportivi che necessitano di piatti energici e iperproteici.
- Risotto allo zafferano con Raspadura: il risotto è un piatto tipico lombardo e, arricchito con la Raspadura, diventa una vera specialità.
- Uova, asparagi con Raspadura: perfetto per la primavera, quando gli asparagi danno il loro meglio.
- Tagliatelle verdi con pomodori e Raspadura: un piatto molto equilibrato sia nei sapori che nei colori. Sarà un successo assicurato!
- Pizza con Raspadura: una pizza decorata con l’aggiunta di Raspadura sarà sicuramente più bella ma, soprattutto più sfiziosa e invitante.
E non dimenticare di usare la Raspadura per dare il tocco in più ai tuoi aperitivi!
Raspadura calorie e valori nutrizionali
Raspadura | Per 100 gr | RDA* |
Energia
|
1607 Kj
384 kcal
|
19,2 %
|
Grassi
|
26 g
|
37,1 %
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di cui saturi
|
0 g
|
0 %
|
Carboidrati
|
0,5 g
|
0,2 %
|
di cui zuccheri
|
0,5 g
|
0,6 %
|
Proteine
|
35 g
|
70 %
|
Sale
|
0,7 g
|
11,7 %
|
*RDA = Razione Giornaliera Raccomandata: % delle quantità giornaliere indicative di un adulto, calcolate sulla base di un fabbisogno giornaliero di 2000 kcal. Il fabbisogno può essere diverso a seconda del sesso, dell’età e dell’attività svolta.