Napoli, quali piatti assaggiare?

Visitare Napoli e non lasciarsi travolgere dai sapori della tradizione culinaria è una grossa e grave mancanza. Fare un giro a Napoli senza perdersi nella sua cucina tipica, sarebbe come visitare un museo solo dall’esterno!

Quindi, se vi trovate a Napoli per una visita, vi suggeriamo di includere delle tappe culinarie durante il vostro tour. Ma quali sono i piatti da non perdere?

Sapere cosa assaggiare tra le numerose specialità napoletane sarà molto utile per fare delle scelte, così come molto utile sarà viaggiare leggeri e senza borse ingombranti: Lasciate i vostri bagagli in uno dei numerosi depositi presenti in città, perché questo tour culinario… vi appesantirà sicuramente!

golfo di Napoli

Ora, senza esitazioni, partiamo parlando di un piatto conosciuto in tutto il mondo.

La pizza

La conoscete la storia della pizza Margherita?

Il pizzaiolo Raffaele Esposito, cuoco napoletano, creò tre diverse pizze da far assaggiare alla regina Margherita, in occasione della sua visita a Napoli nel 1889. La regina rimase estasiata in particolare da una delle tre, quella  a base di pomodoro, basilico e mozzarella, colori che rappresentavano la bandiera italiana. La regina volle ringraziare ufficialmente il pizzaiolo, e gli scrisse una lettera.  A sua volta Raffaele Esposito, per ricambiare i ringraziamenti, diede alla sua creazione il nome della regina stessa; fu così che nacque la più famosa tra le pizze: la “pizza Margherita”!

pizza margherita

Ed è proprio la pizza margherita la vera istituzione a Napoli, semplice e gustosa; segue delle regole ben precise:  cornicione morbido, di circa 1-2 cm, e pasta centrale di 3 mm. Altrimenti “non è pizza”!

Anche le varianti della pizza sono diventate sempre più amate da napoletani e non solo: pizza fritta, pizza chiena, pizza di scarola.

La pizza fritta nasce durante la seconda guerra mondiale, quando reperire i classici ingredienti diventava più difficile e dispendioso. Fu così che dallo stesso impasto della pizza fu ricavato una sorta di calzone a forma di mezzaluna ripieno, che veniva immerso nell’olio bollente e, friggendo diventava sempre più grande, dando l’impressione di consumare un pasto ben più soddisfacente della pizza normale. Il ripieno varia, gli ingredienti sono più economici e locali; si utilizza, ad esempio, la ricotta al posto della mozzarella, e qualunque ingrediente si possa avere a disposizione e che più ci piace. Non c’è limite alla fantasia per quanto riguarda il ripieno!

La pizza chiena napoletana è una ricetta tradizionale campana, preparata principalmente a Pasqua. Si tratta di una sorta di focaccia rustica farcita, a base di uova, formaggi e salumi, estremamente ricca e sostanziosa. Si mangia tagliata a fette come una torta.

Infine la pizza di scarola, tipica del periodo natalizio, ancora una sorta di focaccia,  preparata col medesimo impasto della pizza e farcita con la scarola (una verdura simile alla cicoria), le olive, i capperi e le acciughe.

Parlando della pizza è inevitabile menzionare la mozzarella di Bufala, che vi consigliamo di assaggiare fresca, senza condimenti, perché come la mangerete qui non la mangerete da nessun’altra parte nel mondo!

I primi piatti

Sempre difficile fare delle scelte a discapito di altre, ma tra i numerosi e deliziosi primi piatti, quelli che risultano essere i preferiti sulle tavole napoletane sono pasta e patate e pasta alla “genovese”.

Pasta e patate (vivamente sconsigliata se siete a dieta!) consiste nell’unione di due carboidrati, appunto la pasta e le patate! Proprio per la semplicità e per il suo potere saziante era spesso servita negli ambienti più poveri. Oggi la ricetta è leggermente rivisitata e viene servita a seconda dei gusti, con pomodorini o con la provola – come se non fosse già abbastanza sostanziosa di per sé!

La pasta alla “genovese”, nonostante il nome, è totalmente sconosciuta nel capoluogo ligure! È una ricetta tipica napoletana e si tratta di un sugo simile al ragù, con tantissima cipolla e grandi pezzi di carne di manzo, che vengono tritati a mano grossolanamente, dopo una cottura molto lunga e lenta.

I secondi piatti

Tra i numerosissimi secondi piatti a base di carne e di pesce,  quello che assolutamente non dovete perdervi sono salsiccia e friarielli. I friarielli sono una verdura tipica campana, simile alle cime di rapa e dal gusto leggermente amarognolo che si sposa davvero bene con la salsiccia. Si gustano non solo come secondo piatto, ma anche come ripieno per un panino (o “cuzzetiello”) o per farcire la pizza. Salsiccia e friarielli è uno dei piatti più comuni non solo al ristorante, ma sulla tavola delle case dei napoletani, specialmente la domenica!

Piatti unici

Il casatiello, un’altra ricetta tipica del periodo pasquale, è una specie di ciambella di pane ripiena di pecorino e salame napoletano, con delle uova intere e fresche ingabbiate nell’impasto. Non è dato sapere le dosi, ogni napoletano prepara questa specialità seguendo i propri gusti, l’unica regola è… abbondare con il ripieno!

La frittata di pasta è il classico piatto per recuperare la pasta in eccesso, oggi è particolarmente legato alla tradizione delle scampagnate fuori porta, facile da preparare è davvero buonissima, la troverete anche tra le specialità dello street food napoletano; le frittatine di pasta, di porzioni più piccole, sono comodissime da mangiare camminando!

cuoppo di mare e cuoppo di terraStreet food:

Cùoppo, in dialetto napoletano, significa cartoccio a forma di cono, e da qui nascono due classici dello street food napoletano: Il cuoppo di mare e il cuoppo di terra.

Si tratta appunto di coni di carta contenenti prodotti fritti; nel cuoppo di terra troverete pasta fritta, mozzarelline, crocchette di patate e verdure impastellate di ogni tipo, mentre nel cuoppo di mare, ovviamente, pesci di ogni sorta:  totani, calamari, baccalà fritto, alici fritte e tutto ciò che di più fresco si sia reperito al mercato del pesce in quella giornata.

Dolci

Se c’è una cosa che a Napoli non dovete assolutamente mancare sono i suoi dolci, e sono talmente tanti e tutti buonissimi che la lista potrebbe diventare infinita. Ne abbiamo selezionati 3 tra i più classici.

La pastiera napoletana è un tipo di crostata napoletana a base di grano cotto, uova e ricotta, aromatizzata con acqua ai fiori d’arancio e limone e alle volte un pizzico di cannella. La sfogliatella e il babà, poi, sono i dolci simbolo di Napoli. Il babà al rum spugnoso e soffice, la sfogliatella invece croccante e sfiziosa. Questi sono presenti in qualsiasi bar o caffè della città. Difficile scegliere uno o l’altro, vi consigliamo, quindi, di prendervi una pausa, sedervi in un caffè e tra una sfogliatella e un babà, godervi il viavai cittadino!

pastiera napoletana

Caffè

Non possiamo che concludere questo articolo menzionando il caffè, che è un vero e proprio culto, una tradizione, un rituale. Un caffè offerto a Napoli non si può rifiutare, sarebbe un insulto! E da qui nasce anche una tradizione tutta napoletana, quella del caffè sospeso. L’uso del “caffè sospeso” iniziò durante la seconda guerra mondiale, quando le persone più agiate pagavano al bar due tazze di caffè: una per sé e l’altra per chiunque non potesse permetterselo. Questa tradizione continua ancora oggi, quindi se vi viene voglia di un caffè ma non avete soldi con voi, probabilmente potrete comunque chiederlo al bar. Ricordatevi solo di ricambiare la cortesia!