Verona è una città della regione Veneto. Il suo centro storico, costruito in un’ansa del fiume Adige, è di epoca medievale. Verona è conosciuta in tutto il mondo per essere stata celebrata da Shakespeare nel suo Romeo e Giulietta. Forse non tutti sanno che Shakespeare non visitò mai Verona ma la conobbe attraverso scritti di Luigi da Porto, Masuccio Salernitano e Matteo Bandello, che lo ispirarono nella stesura di parole immortali per celebrare una città altrettanto immortale.
La città di Verona
“Vieni a veder Montecchi e Cappelletti,
Monaldi e Filippeschi, uom sanza cura,
color già tristi, e questi con sospetti.”
Così, Dante Alighieri nel canto VI del Purgatorio, invitava l’imperatore Alberto d’Austria a venire a visitare Verona. Il motivo dell’invito non era, purtroppo, turistico ma si voleva portare l’attenzione sulla sconfortante situazione in cui si trovava l’Italia, partendo proprio da Verona, città insanguinata dalle continue lotte fra i Montecchi e i loro avversari.
Negli anni le lotte si sono fortunatamente placate, ma la città resta ancora una meta da non lasciarsi sfuggire.
Non c’è mondo per me aldilà delle mura di Verona:
c’è solo purgatorio, c’è tortura, lo stesso inferno;
bandito da qui, è come fossi bandito dal mondo;
e l’esilio dal mondo vuol dir morte. E quindi
dire esilio è dire morte con altro termine, falso ed improprio;
e tu, a chiamar esilio la mia morte, mi mozzi il capo con un’ascia d’oro,
e sorridi del colpo che m’uccide.
(Romeo e Giulietta, versi scritti su una lapide posta sulla parte interna dei portoni della Brà a Verona)
Verona e il pandoro
Il pandoro è un tipico dolce veronese che viene consumato soprattutto durante le festività natalizie e, insieme al panettone, è uno dei dolci natalizi più consumati in Italia. Venne creato a fine ottocento ed il suo nome deriva dal Pan de Oro che veniva servito sulle tavole dei ricchi veneziani e dal Nadalin, un dolce che sin dal medioevo i veronesi consumavano a Natale.
La data ufficiale della nascita del pandoro è il 14 ottobre 1894 e la sua creazione viene attribuita al pasticciere Domenico Melegatti. Fu proprio lui, infatti, ad ottenere l’Attestato di Privativa Industriale per realizzare un dolce morbido la cui forma era quella di una stella ad otto punte, opera del pittore impressionista Angelo Dall’Oca Bianca.
Il pandoro veniva preparato in una pasticceria situata in Corso Porta Borsari 21, proprio nel cuore di Verona. Ancora oggi sulla facciata del palazzo è visibile la storica insegna e le riproduzioni in pietra dei caratteristici dolci che ornano le terrazze del quarto piano.
La ricetta tradizionale si tramanda da anni ed è arrivata sino ai giorni nostri. Ma dove trovare i miglior Pandoro a Verona? Saporè, la rinomata pizzeria di Renato Bosco che durante il periodo natalizio sforna dei pandori talmente buoni che valgono da soli un weekend a Verona. Oppure da Renato Bosco, che crea pandori innovativi mixando diverse farine. Ultimo luogo consigliato, ma non certo per ordine di bontà, è la pasticceria Tomasi che prepara un ottimo panettone ed anche la sua antecedente variante storica: il Nadalìn.
Cosa vedere a Verona
Charles Dickens scriveva:
“Deliziosa Verona! Con i suoi bei palazzi antichi e l’incantevole campagna vista in distanza da sentieri praticabili e da solide gallerie con balaustra. I suoi tranquilli ponti romani che tracciano la retta via illuminando, nell’odierna luce solare, con tonalità antiche di secoli. Con le chiese marmoree, le alte torri, la ricca architettura che si affaccia sulle antiche e quiete strade nelle quali riecheggiavano le grida dei Montecchi e dei Capuleti…”
Ma quali sono i luoghi da vedere assolutamente? Cosa non farsi proprio scappare durante una gita a Verona? Ecco i nostri preferiti:
L’Arena di Verona
L’Anfiteatro Romano, meglio conosciuto con il nome di “Arena”, è, insieme a Romeo e Giulietta, il simbolo che rende famosa Verona in tutto il mondo e la prima cosa che i turisti scelgono di vedere appena messo piede in città.
Venne probabilmente costruita intorno al I secolo utilizzando la pietra della Valpolicella, dalle caratteristiche sfumature rosse e rosa. Fu poi ristrutturata nel XVI secolo. Il suon nome deriva da “rena”, la sabbia che si trova nella parte centrale su cui si svolgevano gli spettacoli dei gladiatori.
All’interno, grazie al movimento concentrico delle gradinate, gli spettatori vengono accolti e sorpresi dalla sua monumentale spettacolarità
Se inizialmente poteva accogliere 30000 spettatori, al giorno d’oggi ne può ospitare circa 20.000. Accorrono da ogni parte del mondo per il famosissimo Festival dell’Opera, che ogni estate trasforma l’Arena di Verona nel più grande teatro lirico all’aperto del mondo!
La Casa di Romeo e Giulietta a Verona
Verona è il teatro dove si è consumata la tragica vicenda amorosa di Romeo e Giulietta, resa immortale dalla penna di William Shakespeare.
La Casa di Giulietta ancora oggi custodisce i tanti messaggi d’amore portati dai turisti di tutto il mondo; nel cortile noterete infatti le pareti ricoperte di biglietti e lettere d’amore lasciati dagli innamorati di tutto il mondo. È possibile visitare l’abitazione e il celebre balcone. La bellissima facciata ricoperta di mattoni con un portale in stile gotico conduce i turisti in visita nel cortile l’interno. Nel cortile è visibile la celebre statua in bronzo di Giulietta ed il celeberrimo balcone che ha visto nascere l’amore tra i due giovani. Ricordati di scattare una foto mentre tocchi il seno sinistro di Giulietta, porta fortuna!
Piazza delle erbe
Piazza delle Erba è la più antica piazza di Verona. Molto bello il caratteristico mercato di frutta e verdura che la anima da molti anni. Durante il mercato che si tiene il sabato e la domenica, Piazza delle Erbe diventa un vero e proprio luogo di incontro per turisti e Veronesi che si incontrano per fare la spesa o bere l’irrinunciabile aperitivo.
Sulla piazza affacciano il Palazzo del Comune, la Torre dei Lamberti, la Casa dei Giudici e le case dei Mazzanti. Sul lato più piccolo c’è il barocco Palazzo Maffei impreziosito da diverse statue di dei greci: Giove, Ercole, Minerva, Venere, Mercurio e Apollo. Bellissima la Casa dei Mercanti, oggi sede della Banca Popolare di Verona. Nella piazza potrai ammirare:
- La fontana della “Madonna Verona”
- Il Capitello, detto anche Tribuna ed erroneamente Berlina. Esisteva già nel XIII secolo, quando sotto di esso sedevano i podestà per la cerimonia dell’insediamento e o i pretori prima del loro insediamento
Basilica di San Zeno Maggiore a Verona
I ponti di Verona
Verona è attraversata dall’Adige con i suoi magnifici ponti. Oggi ce ne sono 7, tutti erano stati distrutti dai nazisti durante la loro ritirata ma vennero ricostruiti in seguito. r
Il più antico è il Ponte di Pietra, di epoca romana che ancora oggi collega il Teatro Romano con il centro cittadino.
Il ponte Scaligero si trova proprio di fronte al Castelvecchio; fu costruito nella seconda metà del XIV secolo con 3 arcate disuguali. Anch’esso distrutto in epoca di guerra venne poi ricostruito usando pietre e mattoni originali. Lungo bel 120 metri, vi darà la possibilità di osservare l’Adige da una posizione privilegiata e di scattare foto suggestive attraverso le feritoie.
Piazza Brà a Verona
Piazza Brà si trova proprio nel cuore di Verona, immensa e maestosa con al centro l’Arena di Verona. E’ una delle più grandi piazze non solo di Verona ma di tutta l’Europa. Prende il nome dal termine tedesco breit, che significa largo, proprio a voler elogiare la sua gradezza.
Sul versante meridionale si trova la Gran Guardia, palazzo risalente al Seicento, che oggi ospita mostre e convegni. Sul lato orientale, invece, c’è il magnifico Palazzo Barbieri, sede del Comune di Verona.
Osserva il caratteristico lastricato in marmo rosa della Valpolicella, lo stesso usato per costruire l’Arena romano.
Goethe, nel suo saggio Viaggio in Italia, scriveva “..sul lastricato largo della Bra’ camminava una moltitudine di gente”.
Arche Scaligere
Le Arche Scaligere si trovano a pochi passi da Piazza delle Erbe e sono un complesso funerario molto antico. Vennero dedicati ad alcuni rappresentanti della famiglia degli Scaligeri, che regnò a lungo a Verona. La più antica delle Arche risale addirittura al 1277 . Il monumento è protetto da un’imponente cancello e viene però aperto da giugno a settembre.