Il Tratturo Magno (o del Re) è un bene comune da riscoprire, valorizzare e tutelare, camminare lungo il Tratturo Magno compiendo un percorso che è quello antico della transumanza, permette di arrivare dall’Aquila a Foggia.
Il primo tratto inizia da Collemaggio, punto di partenza di questo cammino e arriva a Peltuinumn, percorrendo circa 23 km. La via è quella della transumanza, patrimonio antico e nobile di popolazioni che attraverso la cultura pastorale hanno scambiato nel corso del tempo esperienze e conoscenze, fatto nascere e fiorire economie, favorito scambi commerciali.
Oggi, ripercorrere quelle vie, permette con la fatica e la gioia della scoperta di trovare una giusta collocazione nel mondo contemporaneo, dove sempre più spesso le relazioni umane sono scandite da una diversa concezione del tempo.
Camminare a piedi e spostarsi lungo percorsi ricchi di storia e fascino permette a chi intraprende l’impresa di scoprire vie di comunicazione, usi e costumi e quello che era un diverso modo di vivere, all’insegna di un rapporto più stretto e autentico con l’ambiente e i diversi territori.
Esiste un’ampia bibliografia che documenta e racconta l’importanza delle vie dei tratturi da un punto di vista storico e sociale. La cultura della pastorizia fa parte della nostra storia e anche se spesso sottovalutata è ancora molto viva e attiva, in particolare proprio nelle Regioni attraversate da questo lungo percorso. Parliamo di Abruzzo, Molise e Puglia, dove negli ultimi anni crescono i progetti di giovani aziende che promuovono varie forme di cooperazione e valorizzazione di prodotti tipici e del territorio.
Il Tracturo Magno è lungo circa 244 km, ma se servono circa altri 50 per andare dall’Aquila a Foggia. In genere si parla di 300.000 passi, ma naturalmente il conteggio è puramente indicativo. La cosa bella è che chiunque può percorrere la via della transumanza, con il proprio ritmo, in tutto o in parte, magari anche scegliendo una delle sue possibili varianti o limitandosi alle tratte tra delle tappe intermedie.
Non importa l’età e il livello di allenamento fisico, rispettando i propri ritmi e tempi si può godersi un percorso ricco di bellezze naturali, di storia e tradizioni, spesso ancora molto sentite nei territori che si vanno ad attraversare.
Oggi il Tracturo non è solo un’area da tutelare: ma un percorso e come tale anche un bene immateriale che ha una secolare storia, nella quale il passaggio umano l’ha sottoposto a continue trasformazioni. Ci sono come detto ben 300.000 passi da fare per arrivare dall’Aquila a Foggia, durante il percorso si potrà optare per vie piuttosto agevoli, così come anche per quelle più impegnative, seguite dai pastori con le loro greggi.
I pastori impiegavano in genere 15 giorni per completare il percorso, ma molto dipendeva anche, come ovvio, dalle condizioni meteorologiche incontrate e da eventuali imprevisti lungo il cammino. Chi affronta oggi la via della transumanza in genere percorre circa 40 km al giorno e in 9 giorni arriva quindi in Piazza dell’Epitaffio a Foggia.
Il cammino sulle colline di Chieti è tra i percorsi più impegnativi, con continui saliscendi su sentieri dal fondo argilloso. Ci sono però lungo la via anche momenti di ristoro, come quelli offerti da vigneti e piante di fico e la possibilità di sostare e pernottare in varie strutture lungo il percorso, anche grazie al supporto e alle attività messe in atto dalle varie comunità locali e da numerose associazioni dedite all’ospitalità e impegnate nell’obbiettivo comune di valorizzare al meglio il Tratturo Magno come bene immateriale di inestimabile valore.
Anno dopo anno sono sempre più numerose le iniziative di promozione del Tratturo Magno e della via della transumanza. La tutela e il rilancio di importanti beni comuni demaniali, così come dei tanti beni paesaggistici e storici lungo il percorso passa anche dall’interesse di chi compie questo lungo e splendido viaggio a piedi, all’insegna del silenzio e della lentezza, valori che senza dubbio oggi vanno riscoperti.